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Storia del Piercing
L'arte si sa è nata con l'uomo e una prima forma è stata appunto quella dell'abbellimento del corpo. A confermare questo e a confermare l'antichità dellapratica del piercing vi è il ritrovamento di alcuni utensili di epoca preistorica, usati allo scopo di decorare la pelle. La pratica del piercing e del tatuaggio, insieme alla scarificazione e alla pittura ornamentale, è da intendersi dunque come un'arte antica, nata per soddisfare un impulso umano con connotazioni non solo individualistiche, ma anche con risvolti sociali. Lo scopo principale del piercing, come dei tatuaggi e delle scarnificazioni, delle pitture corporali e delle decorazioni temporanee, è quello di distinguere i ruoli che ogni membro assumeva all'interno della tribù. Tutto ciò regola i rapporti tra i vari individui sia nel quotidiano che durante le cerimonie, rendendo immediatamente palese, al solo sguardo, tutta una serie di informazioni sull' individuo, in rapporto al gruppo. Infatti si potevano distinguere a colpo d'occhio non solo i più anziani dai più giovani ma anche chi era il capo o chi aveva ruoli più importanti.
Il Piercing
Con piercing si intende una perforazione della pelle e dei tessuti sottostanti per creare una piccola "galleria" nella carne. Generalmente viene praticato nei lobi delle orecchie, nelle narici, nel setto nasale, nelle labbra, nell'arco sopraccigliare, nei capezzoli o nei genitali.Finché il foro di un piercing non viene allargato e dilatato per mezzo di un peso o altro, esso è da considerarsi una modificazione temporanea in quanto, nel momento in cui viene a mancare l'inserzione di un oggetto, i tessuti tendono a richiudersi. Un sufficiente allargamento del piercing è ottenibile inserendo nel foro in questione degli oggetti quali anelli in metallo, tubi, bastoncini e pesi che trasformano il piercing normale in piercing permanente. Il tipo di piercing cui segue l'inserzione di uno o più anelli di metallo viene anche chiamato ringing.
Cura del Piercing
Ecco alcune regole da seguire dopo aver fatto un piercing.
Lavare accuratamente una o due volte al giorno, per circa 15 giorni, con una soluzione a base di acqua e sale.
Tenere il gioiello sempre pulito da eventuali formazioni di muco e muoverlo sempre quando è bagnato.
In caso di infezione, gonfiore o arrossamento applicare almeno per una settimana una crema al cortisone (CORTISONCHEMICETINA 2° grado, altrimenti, GENTALIN crema).
Controllare sempre che la chiusura del gioiello sia ben serrata.
Non togliere e non sostituire il gioiello prima che il buco sia completamente cicatrizzato.
Per quanto riguarda il piercing alla lingua alcuni consigli sono di fare degli sciacqui con del collutorio 2-3 volte al giorno per una quindicina di giorni, prendere degli antinfiammatori se la lingua si dovesse gonfiare esageratamente (comunque farseli prescrivere dal medico) e i primi giorni mangiare cibi piuttosto liquidi per non sforzare troppo la lingua.
Igiene del Piercing
Anche se in Italia esiste una normativa che detta le linee guida sulle norme igieniche e di sicurezza necessarie, queste regole di fatto non sempre vengono applicate e i piercing vengono eseguiti molto spesso da dilettanti che non si preoccupano affatto della salute dei loro clienti. Per evitare di contrarre malattie ed infezioni è fondamentale, innanzitutto rivolgersi a centri specializzati che rispettino le indicazioni dal ministero della Sanità. In secondo luogo è bene controllare che chi pratica il piercing o tatuaggi utilizzi solo strumenti monouso (infatti non è sufficiente la sterilizzazione). Gli esperti, inoltre, suggeriscono di non farsi mai fare un piercing utilizzando una pistola spara orecchini (quella che normalmente usano i gioiellieri) perché non è sterilizzabile. In ogni caso è bene essere sempre consapevoli dei rischi possibili di rigetto e di tutte le problematiche che potrebbero insorgere. Tra queste ci sono senza dubbio l'epatite B, epatite C, Aids. Ma c'è anche dell'altro: le cardiopatie, per esempio: ultimamente la ormai grande diffusione del piercing ha permesso di rilevare quanto questa pratica possa essere pericolosa per le persone con disturbi congeniti al cuore, difetti alle valvole cardiache, ma soprattutto portatori di protesi valvolare. Oltre alle possibili infezioni si scoprono, a sorpresa, altri pericoli: disturbi visivi, turbe della fertilità e, per le donne, aumento dei dolori mestruali. La causa di tutto questo risiede nel fatto che sull'orecchio ci sono molti punti energetici e una stimolazione continua, come quella esercitata da un orecchino, può scatenare simili effetti indesiderati. Ovviamente questi saranno più forti nei soggetti predisposti.
Tipi di Piercing più diffusi
I piercing si possono fare in qualsiasi parte del corpo tuttavia ci sono parti "preferite" dove farli. Il posto più comune è il lobo delle orecchie ma ultimamente sta prendendo piede il piercing all'ombelico. E' un piercing abbastanza difficile da guarire e conservare in quanto può essere facilmente irritato da cinture, da pantaloni troppo alti e stretti, o dal troppo piegarsi e sedersi. Da ricordare il piercing dei capezzoli che sembra fosse diffuso tra i centurioni romani come segno di coraggio e virilità. Molto di moda è anche il tongue o piercing della lingua, che di solito guarisce molto rapidamente ed è uno dei piercing meno dolorosi. Un altro posto è il naso. Il piercing alle narici è molto diffuso specie fra le ragazze e spesso viene fatto con troppa superficialità. Infatti anche questo comporta dei rischi. Importante da dire riguardo questo tipo di piercing è di non farselo fare con una pistola da orecchie, e di non usare un comune orecchino. E' inoltre possibile anche fare il piercing alle labbra ma come contro indicazione c'è il fatto che durante la guarigione si potrebbero gonfiare.
Edited by Loop - 12/4/2005, 17:30
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